Villa Comunale – Fornelle – Giardini della Minerva – S. Pietro a Corte – Chiesa di S. Giorgio – Museo Virtuale della Scuola Medica – Pinacoteca – Palazzo Pinto
Lunghezza 2,3km – Difficoltà Facile – Tempo (circa 2 ore)
L’itinerario parte dalla Villa Comunale, per poi raggiungere lo storico Locus Veterensium, più propriamente noto come Quartiere delle Fornelle, il cui toponimo rinvia alla presenza di acquedotti.
In piazza Matteo D’Aiello un ascensore vi condurrà nell’affascinante e verdeggianteGiardino della Minerva.
Si tratta del più antico orto botanico, giardino dei semplici, situato nel cuore del Plaium Montis. Un caratteristico giardino pensile, ricco di piante e di rarissime specie vegetali. Un angolo di paradiso dal quale si può godere di un panorama a dir poco mozzafiato.
Dopo questa tappa naturalistica, vi suggeriamo di imboccare vicolo Ferrante Sanseverino e poi procedere sulla storica via T. Tasso, il decumanus della Salernum romana, sulla quale si ergono numerosi palazzi storici.
Giunti all’altezza di via Canali, che in epoca romana era attraversata da diversi corsi d’acqua e percorrendo la stessa, si giunge al Complesso monumentale di San Pietro a Corte, sito in Largo Antica Corte, memore degli antichi fasti Update! arechiani, per ammirare l’antico complesso termale romano, i meravigliosi affreschi alto-medievali e la grandiosa Cappella Palatina di Arechi II.
Usciti su Largo Antica Corte, ci immettiamo su Via Dogana Vecchia con il caratteristico Arco detto di Arechi, per poi proseguire su via Mercanti, la più antica arteria commerciale di Salerno. Procedendo su via Mercanti e imboccando la discesa di via Duomo, sulla destra, superata la caserma della guardia di finanza, si affaccia la Chiesa di San Giorgio, piccolo gioiello barocco. Una visita della chiesa d’obbligo.
Ritornati su via Mercanti, di fronte al Museo Virtuale della Scuola Medica Salernitana, c’è l’ingresso della Pinacoteca Provinciale, ospitata nello storico Palazzo Pinto, un tempo dimora nobiliare che conserva pregevoli testimonianze pittoriche, che vanno dal Tardo Rinascimento ai giorni nostri.