Villa Comunale – Teatro Verdi – Largo Campo – Palazzo Genovese – Via Mercanti – Duomo – Cripta – Museo Diocesano – Acquedotto Medievale
Lunghezza 4km – Difficoltà Media – Tempo (circa 3 ore)
L’itinerario parte dalla Villa Comunale, piccolo scrigno del verde salernitano, habitat di numerose specie vegetali , ad un passo dall’ottocentesco Teatro Verdi, luogo di elezione della borghesia salernitana.
Superata via Roma, costeggiando la mole del possente campanile dell’Annunziata, ci si immerge nel nucleo antico del centro storico. Via Porta Catena, che prende il nome da una delle porte di accesso alla città , ci conduce nel cuore commerciale dell’antica Salerno, precisamente a Piazza Sedile del Campo, luogo deputato sin dal medioevo al mercato del grano.
Sulla piazza si ergono diversi palazzi storici, tra i quali il settecentesco Palazzo Genovesi con il bel portale in pietra con lo stemma della famiglia. Vale pena varcare la soglia di ingresso per ammirare lo scenografico scalone monumentale.
Lasciata la piazza e percorrendo via Giovanni Da Procida, ci si immette sulla più antica arteria stradale del centro storico: la celebre Via dei Mercanti chiamata così per la sua plurimillenaria vocazione commerciale.
Sulla via l’imbocco per via Duomo che conduce alla Cattedrale di San Matteo (Duomo), gioiello romanico per eccellenza, luogo tanto caro ai Salernitani. Lo splendido quadriportico, il campanile con i suoi motivi decorativi arabeggianti, la monumentale porta bronzea immergono il visitatore in un luogo magico, ricco di arte e di storia.
Superato l’ingresso, si entra nella Cattedrale, dalla navata sinistra si accede alla Cripta, piccolo gioiello barocco, che ночь custodisce le sacre reliquie del patrono salernitano. Usciti dalla Cattedrale, è doverosa la tappa al vicino Museo Diocesano sito in Largo Plebiscito, luogo di memorabili tesori: il prezioso Exultet, la Croce gemmata del normanno Roberto il Guiscardo, il Crocifisso ligneo del Mago Barliario, la famosa Quadreria del Marchese Ruggi D’Aragona.
Oltrepassata la caratteristica chiesa del Monte dei Morti e giunti a piazza Porta Rotese, seguendo Via Arce, si arriva all’imponente architettura dell’Acquedotto medievale, conosciuto anche come il Ponte dei Diavoli del IX sec. Nel medioevo la sua peculiare struttura architettonica alimentava la superstizione popolare e una leggenda tramanda che proprio sotto i suoi archi si fossero incontrati i quattro leggendari fondatori della Scuola Medica Salernitana.